
Cari lettori,
se volete pubblicare un testo, sulla vita scolastica o riguardante una vostra attività scolastica, potete farlo inviandolo all'indirizzo di posta elettronica romeo.casavatore@gmail.com e sarà fatto. Attenzione però agli strafalcioni! A presto.
NON PUBBLICHEREMO I COMMENTI SENZA NOME E CON ERRORI ORTOGRAFICI. ATTENZIONE A COME E COSA SCRIVETE QUINDI!
NON PUBBLICHEREMO I COMMENTI SENZA NOME E CON ERRORI ORTOGRAFICI. ATTENZIONE A COME E COSA SCRIVETE QUINDI!
N.B. Nessun testo sarà censurato, rifiutato, ogni critica, anche negativa, è sempre costruttiva, ma occorre avere il coraggio di FIRMARE ciò che si dice. D''accordo?
Ecco un vostro contributo: LA VISITA ALL'ORTO BOTANICO DI NAPOLI
All’ orto . . .
Abbiamo imparato tante cose all’ orto.
All’inizio arrivati la ragazza come introduzione ci disse che l’ orto botanico è grande quasi 20 ettari cioè 10 campi da pallone messi insieme. Inoltre ci disse che fu fondato nel 1807 ai piedi della collina di Capodimonte, che oggi è anche una struttura universitaria ed è sicuramente l’orto botanico più importante in Italia per il numero e le qualità delle specie presenti.
Al primo allestimento contribuirono botanici partenopei e il decreto di fondazione fu firmato da Giuseppe Bonaparte. Attualmente l’orto botanico di Napoli conta circa 25 mila piante di 10 milioni di specie diverse e, ci disse sempre la ragazza, le collezioni vegetali sono presentate secondo 3 criteri: ecologico cioè raggruppamento delle specie in base ai parametri ambientali delle zone geografiche di provenienza , sistematico cioè raggruppamento delle specie secondo il punto di vista filogenetico e poi etnobotanico cioè raggruppamento delle specie in base al tipo di applicazione o utilizzazione fatta dall’ uomo.
Vedemmo le piante carnivore come si nutrivano grazie ai filamenti che possedevano, l’ area delle succulente, le vasche di piante acquatiche, l’ area della macchia mediterranea, il feliceto, i vari tipi di piante come il narciso, la riproduzione delle felci con gli sporofiti che si riproducono con le spore e i gametofiti che si riproducono con i gameti maschili e femminili cioè lo spermio e l’ uovo cellula, la formazione dei sporofiti che galleggiano nell’ acqua come le amebe, i cactus piante che si trasformano in spine perchè la clorofilla si sviluppa nel fusto.
Gennaro Lucarelli I E

Abbiamo imparato tante cose all’ orto.
All’inizio arrivati la ragazza come introduzione ci disse che l’ orto botanico è grande quasi 20 ettari cioè 10 campi da pallone messi insieme. Inoltre ci disse che fu fondato nel 1807 ai piedi della collina di Capodimonte, che oggi è anche una struttura universitaria ed è sicuramente l’orto botanico più importante in Italia per il numero e le qualità delle specie presenti.
Al primo allestimento contribuirono botanici partenopei e il decreto di fondazione fu firmato da Giuseppe Bonaparte. Attualmente l’orto botanico di Napoli conta circa 25 mila piante di 10 milioni di specie diverse e, ci disse sempre la ragazza, le collezioni vegetali sono presentate secondo 3 criteri: ecologico cioè raggruppamento delle specie in base ai parametri ambientali delle zone geografiche di provenienza , sistematico cioè raggruppamento delle specie secondo il punto di vista filogenetico e poi etnobotanico cioè raggruppamento delle specie in base al tipo di applicazione o utilizzazione fatta dall’ uomo.
Vedemmo le piante carnivore come si nutrivano grazie ai filamenti che possedevano, l’ area delle succulente, le vasche di piante acquatiche, l’ area della macchia mediterranea, il feliceto, i vari tipi di piante come il narciso, la riproduzione delle felci con gli sporofiti che si riproducono con le spore e i gametofiti che si riproducono con i gameti maschili e femminili cioè lo spermio e l’ uovo cellula, la formazione dei sporofiti che galleggiano nell’ acqua come le amebe, i cactus piante che si trasformano in spine perchè la clorofilla si sviluppa nel fusto.
Gennaro Lucarelli I E
Una visita istruttiva!
RispondiEliminaSembra di capire che Gennaro ne sia rimasto coinvolto positivamente.
I miei complimenti per i "dettagli botanici" riportati: il ciclo riproduttivo delle felci ne è un esempio.
Prof.ssa M.G. Cimmino
Bravo Gennaro, ci fa piacere che la gita ti sia piaciuta ed hai scritto sul blog della scuola.
RispondiEliminaI ragazzi della I I
ciao genny anke a me è piaciuto molto la gita all'orto, e come glil altri mi fa piacere ke tu ne abbia parlato..
RispondiEliminaciao
viviana 1c
mi fa molto piacere ke tu hai parlato della gita in fatti anke a me è piaciuta molto questa gita ed è stata anke molto divertente
RispondiEliminaciao
anke a me è piaciuta questa gita ed è stata anke molto divertente
RispondiEliminami fa piacere ke tu ne hai parlato e anke molto bene ciao.
by vivy 1c
io vorrei sapere quando iniziano gli esami di terza media,perchè su internet ci sono siti che dicono che l'ersame inizia il 9
RispondiEliminaP.S.rispondetemi